E via… nella neve!
Il paesaggio innevato delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO, fa da sfondo a una sorta di dolce fiaba invernale. Proprio come recita l’adagio, “la via è la meta”: durante le escursioni lungo i sentieri o con le ciaspole si apprezzano la montagna e la natura nella loro essenza più vera.
L’escursione consigliata? La ciaspolata
Prato Piazza – Monte Specie, alla fine della quale è possibile ammirare il fantastico panorama sulle Tofane, il Monte Cristallo e le Tre Cime.
Maggiori escursioni invernali & tour con le racchette da neve
Il dolce idillio delle escursioni invernali
Le escursioni invernali sui sentieri ripuliti che si dipartono direttamente dalle varie località sono una vera gioia a 360°. Come ad esempio il percorso da Passo Monte Croce a Sesto fino all’Alpe di Nemes o Coltrondo, dove si possono gustare piatti creati con materie prime provenienti direttamente dall’azienda, come ad esempio gli Schlutzkrapfen fatti in casa.
Le famiglie con bimbi piccoli non debbono per forza rinunciare a un’escursione attraverso questo paesaggio incantato. A Dobbiaco si raggiungono infatti con la massima semplicità ben otto sentieri invernali battuti, ideali per le famiglie con carrozzine e passeggini.
Un parco avventura a portata di mano
Le località invernali di Sesto, San Candido, Dobbiaco, Villabassa e Braies offrono a grandi e piccini infinite opportunità di organizzare escursioni e di gustare il tempo libero. La montagna è un vero idillio, ma anche la valle è favolosa. Una meta molto gettonata è il
Lago di Braies. In inverno, incastonato nella sua valle, è avvolto da un silenzio quasi mistico, e a dicembre diventa la quinta perfetta per un romantico Natale in montagna. A San Candido, l’elemento di maggiore richiamo è la storica zona pedonale, con i suoi negozi e i deliziosi caffè. Passeggiare, prendersi tempo e gustarsi l’atmosfera che qui regna è un vero piacere. Villabassa ha deciso di declinare il tema della natura in inverno, proponendo il sentiero tematico
“Balance nel bosco invernale”. Un percorso che prevede punti di sosta in cui fermarsi a meditare, percepire la forza e l’energia della natura e ciò che esse possono attivare nel corpo in termini di guarigione.